mercoledì 9 ottobre 2013

Crudele paradosso

Essere ricoverata in ginecologia equivale a stare nell'anticamera del Reparto Felicità, titolo che ovviamente spetta di diritto ad Ostetricia e conseguentemente, si gode dei vantaggi e ci si espone alle sofferenze che dipendono direttamente da tale collocazione.
Così si gode dell'atmosfera ovattata, della tenerezza diffusa e del cameratismo femminile conseguente alla peculiarità del reparto, ma si è esposte alla sofferenza di veder passare mille pance di 40 settimane che sono il ritratto della felicità, piccini microscopici appena arrivati al mondo e soprattutto gli occhi di tutti puntati sul ventre di tutte le donne in età fertile che arrivano: è immediato, viene automatico, l‘ho fatto anch'io senza volerlo.
E così, mentre cammini con le gambe allargate, come una zoppa e fatichi ad alzarti e a sederti, la crudele analogia tra le zone anatomiche sensibili in una gravida al nono mese e ad una donna a cui hanno tolto una tuba e il suo microscopico bambino che ci aveva fatto il nido si palesano e gli occhi di tutti ti scrutano con più attenzione per capire se hai appena partorito, a che mese sei, se hai una pancia un po`piccina...e poi si distolgono subito quando capiscono che le cose, per te, non devono girare troppo bene.
Si prova questo a stare in ginecologia e nel bene o nel male si percepisce che quello è un luogo dove, con ostetricia, si condivide un sacro senso dell'attesa e del rispetto per ogni nuova, piccola vita che sta arrivando o, quanto meno, ci sta provando.

In questa atmosfera, il terzo o il quarto giorno in cui ero ricoverata, per pranzo hanno servito Vitello.

Il Vitello è il piccolo della Mucca.

Ogni giorno tutti i vitellini che hanno raggiunto la sesta settimana di vita vengono tolti alle loro Mamme per non rivederle mai più.
In natura la Mucca allatta il suo piccolino per un anno intero.
Ogni mucca, per ogni parto della sua vita fertile, vive in ripetizione costante il trauma della morte perinatale. Il suo piccolo le viene tolto e non lo rivedrà mai più, perchè di lì a poche ore sarà ucciso per far mangiare le neo mamme e le mamme di cuore dei reparti maternità degli ospedali per animali umani.

La proposta di mangiare Vitello in un reparto maternità mi è sembrata di un orrore così acuto ma così sottile da essere di un grado di atrocità superiore alla norma.

No grazie.

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