lunedì 22 aprile 2013

Cuanta pasiòn en la vida, cuanta pasiòn

A volte mi è capitato che qualche bambino mi abbia chiesto se mi piacesse di più essere piccola o essere grande. Io rispondo senza un attimo di esitazione che mi piace duecento mila volte di più essere cresciuta, perchè ora posso fare quello che voglio, andare dove voglio e rendere la mia vita proprio come mi piace che sia.
Per i bambini è importante - seppur comprensibile solo fino a un certo punto - sapere che c'è un'alterativa alla sensazione di dipendenza pratico-emotiva dalla famiglia in cui si cresce (soprattutto quando l'ambiente non è sereno), ma per gli adulti è indispensabile.
Eppure sono una percentuale irrisoria quelli che arrivano all'età adulta consapevoli di poter e di dover giocare un ruolo attivo nella propria vita e vivono assecondando la direzione della corrente, anzichè costruire vele per poter sfruttare il vento a proprio favore.
Sono le esistenze  di quieta disperazione di cui parlava il professor Keating de L'attimo fuggente, attraverso i versi di Thoreau? Io credo di sì.
Credo che qualcuno ignori che la vita non è fatalismo se non nella misura in cui noi lo accettiamo e credo che qualcun'altro sia parimenti indolenzito nell'abitudine a mettere in discussione le cose di ogni giorno o malato di pigrizia mista a rassegnazione.
Perchè lo dico? Non lo so, solo mi andava di segnalarlo, di far notare che possiamo decidere di avere un ruolo più attivo su qualsiasi aspetto della nostra vita, perchè ho sempre tratto molto beneficio dal non dare nulla per scontato e non accontentarmi mai.
Come dice Renato:
"La differenza nel vivere la fa l' intensità."
Questa intensità, la possibilità di regalarsi il modo migliore possibile di vivere, il trovare una passione e vivere per essa e anche e soprattutto concedersi lo spazio di cercare cosa ci fa felici senza temere di doverci sentire in colpa, dovrebbe essere un traguardo per l'età adulta, perchè finalmente, con un'emancipazione economica anche solo parziale, possiamo dare davvero alla nostra vita la tonalità che vogliamo.
Io sono quasi ossessionata dal fare una vita che mi piaccia, che io possa dire che amo, tanto che non comprendo - e trovo allarmante per l'entità dello spreco che produce - il limitarsi ad assecondare la vita quotidiana così com'è...
Ci vuole un po' di coraggio a fare qualcosa che piaccia davvero e un po' di vitalità per decidere di cercarla, ma...perdinci! Non vale forse la pena, considerato che, fino a prova contraria, questa è l'unica esistenza che abbiamo?!
Mi chiedo se questo post non sembrerà un pour parlè da benpensante, ma le persone poi si lamentano delle loro vite piatte e senza emozioni, non ne sono felici!
Eppure, all'insoddisfazione va di pari passo un'inerzia che mi chiedo se cresca in misura direttamente proporzionale alla prima...
Per me l'età adulta e la sua conseguente emancipazione ha portato ad una libertà mentale, un'estensione dei miei possibili orientamenti di vita ad uno spettro tanto ampio che vorrei che ciascuno potesse sentire questo stesso potere nelle sue mani...

Credo che, al di là delle misure di tamponamento per imparare tardivamente ad essere padroni presenti della propria vita, un grande lavoro si debba fare con i piccoli, abituandoli a rendersi conto che in ogni momento possono fare scelte ed utilizzare strategie per aggiustare ciò che della loro vita non li soddisfa.
Credo che in questo modo abbiano buone possibilità di diventare adulti che non vivono di uno statico immobilismo.
Se c'è una qualità che ho e che fa veramente la differenza nell'intensità del mio vivere, è la capacità di cercare di divertirmi sempre il più possibile e infatti, uno dei complimenti più belli che mi abbiano mai fatto, fu dirmi, già tanti anni fa: "Sei una bomba ad entusiamo!"
Amici, cercate di apportare quei piccoli aggiustamenti in ogni situazione che possono fare veramente la differenza: ho circa 250 "amici" su fb ed i profili che guardo sempre con piacere sono quelli di coloro che hanno trovato la loro strada per vivere la vita in modo intensamente entusiasmante.
Ad esempio, una mia amica è capitano della squadra italiana di pattinaggio sul ghiaccio sincronizzato, gira il mondo e la vedo appassionata da morire...una volta, scrivendoci, mi ha fatto i complimenti per "l'audacia" della danza del ventre e mi ha detto "Le persone passano il tempo a lamentarsi di come le loro vite siano piatte e noiose ma non prendono mai il coraggio di cercare qualcosa che le appaghi davvero"...è esattamente così.
Però la bravissima Chiara non basta come esempio per spronare a cercare il meglio per se stessi anche da adulti. Almeno, non sarebbe bastato per me se questo discorso me l'avessero fatto nei miei anni inerti, perchè mi sarei mortalmente avvilita dal fatto che lei pattina da quando aveva quattro (se non due) anni e avrei pensato che per me era troppo tardi.
Ma troppo tardi per cosa?! L' obiettivo non è cercare qualcosa in cui emergere, ma qualcosa che ci piaccia fare da morire! Per anni non ho fatto nulla pensando che era troppo tardi per tutto, perchè non avrei mai potuto "diventare qualcuno" in qualcosa iniziando a 18, 20, 22 anni.
Praticamente, secondo la mia personale visione delle cose, la mia data di scadenza era già passata da un pezzo.
Accidenti, siamo portati a credere che il fine ultimo delle cose sia ottenere un riconoscimento da qualcun'altro, ma ovviamente, finchè non si esce da quest'ottica si rimane fermi immobili a guardare terrorizzato la propria vita: non sta funzionando niente, perchè la tua crescita procede inesorabile e non sei ancora diventata una scrittrice, una fotomodella, una scienziata bioatomica, una rockstar, la protagonista di un reality, la particella di Dio...
Se però, per caso, ti capita di imbatterti nella passione della tua vita, ecco, lì tutto cambia: inizi a fottertene alla grande di emergere in ciò che fai, la realizzazione più grande e lo scopo ultimo del tuo agire è il benessere, il puro godimento che viene dal semplice agire.
Detto questo, per chi, come la me di un tempo, soffre di sindrome da "Dovevo iniziare da piccola, ora non ha più senso", cito altri due esempi da facebook.
Parlo di due ragazzi con cui ho fatto le scuole superiori e che hanno intrapreso bei progetti finito il liceo, perciò in età pseudoadulta. :-)
Entrambi, con due generi molto diversi, stanno "vivendo di musica" e non nel senso che riescono a viverci praticamente nè che hanno raggiunto la notorietà, ma che con la musica alimentano il loro fuoco personale e l'energia che trasmettono è la prova, io credo,  del loro vivere intensamente.
Gabriele è volato in Sud America e ora suona nei locali portando in giro la sua chitarra, la sua armonica a bocca e la sua voce.
Matteo, insieme a due amici, autoproduce in toto le sue "Verità con classe", che poi canta e condivide attraverso youtube e i cui ritornelli mi mandano in trip.

Pensierino del giorno, alla fine di tutto ciò: vorrei tanto che ciascuno trovasse quel qualcosa che è in grado di fare la differenza tra una vita vissuta e una vita goduta: una grande passione.
E per i piccolo mi vengono in mente questi famosi versi di Gianni Rodari, spesso usati per salutare i piccoli che si apprestano a lasciare la scuola dell'infanzia per la primaria.

« Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: - Buon viaggio! »

(Gianni Rodari, Il giovane gambero, da "Favole al telefono")

Qualche info:

Chiara
www.hotshivers.it

Gabriele
http://m.soundcloud.com/gabrielebattiato

Matteo (Vero su Bianco)
http://www.youtube.com/watch?v=c8aUiGIueKY&feature=youtube_gdata_player

Il titolo del post è tratto dai primi versi della canzone cantata da Paolo Conte, "Cuanta pasiòn", l'immagine che accompagna il testo è la foto di un dettaglio della mia pancia, nel momento più bello delle mie giornate appassionate. <3

3 commenti:

  1. Non è esattamente in tema, però la frase che compare quando passi il mouse sulla vignetta sì:
    http://xkcd.com/874/

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  2. E io adoro te! E ora hai un nuovo fan, il mio fidanzato! Il tuo blog piace da morire anche a lui! Vorrei che scrivessi più spesso, ti divoro! :-)

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