martedì 18 giugno 2013

Sguardi

Lei si illumina appena ti vede, tu ti illumini appena la vedi.
Vi abbracciate molte volte, vi scambiate tanti baci, vi fate mille feste.
Quando è ora che lei vada tutte e due vorreste che potesse restare ancora un po‘.

La rincontri alla fermata dell‘autobus due ore più tardi ed entrambi i vostri cuori si riempiono di gioia e gli occhi d‘amore, come se non vi vedeste da una vita.
Mentre chiacchierate e ridete è evidente che siete speciali l‘una per l‘altra. Le vostre strade si dividono ma per molti metri potete ancora vedervi e così tu la guardi, lei ti guarda...tu la guardi e lei ti guarda e ancora all‘ultimo, quando ormai state per sparire dal campo visivo l‘una dell‘altra, ancora vi scoprite a guardarvi reciprocamente e col sorriso più sentito che esiste alzate la mano nello stesso momento e vi salutate.

Lei è la tua alunna di prima che tu chiami sempre "Bocciolino di rosa" e tu sei la sua maestra che oggi le ha consegnato la sua bella pagella.
Bocciolino è brava, buona e generosa quanto è insicura e tu sai già che andando a casa penserai tutto il tempo a come poter disinnescare questo meccanismo di sfiducia che la fa rinunciare in partenza a fare un sacco di cose e a quanto speri che lei si ricordi il compito per le vacanze che le hai dato oggi: dirsi tutti i giorni, il maggior numero di volte possibile, "Sono brava e lo so fare!".
Tornando a casa, piena nel cuore,ti dici che se l'anno prossimo la rivedrai glielo ricorderai tu molto spesso, in attesa che ti venga in mente qualche buona idea a costo zero per la scuola, che non ha soldi per finanziare quei progetti utili a rafforzare il senso di autoefficacia di Bocciolino e dei suoi compagni, come la psicomotricità e che, quindi, non li attiva.

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