venerdì 28 giugno 2013

Si dice che l‘orto...

Era un po`che volevo scrivere qualcosa a proposito del coltivare un orto,ma anche, più in generale, del prendersi cura di una pianta, sia in giardino che in casa.
Innanzitutto ho scoperto davvero una passione che non sapevo di avere perchè fino a che sono stata a casa di mia madre i fiori non me li sono davvero mai filati e, mica troppo neanche l‘anno scorso che vivevo sì fuori milano, ma semplicemente in una periferia senza grande personalità.
Qui, invece, ho davvero trovato la grazia. :-)
Tutto è iniziato da quel piccolissimo pezzetto di terra davanti alla mia casa che io e i miei vicini abbiamo...diciamo in comodato d‘uso gratuito, dai veri proprietari.
Quel pezzetto di terra, che sarà 3mq ad essere generosi, è una delle fonti di gioia più grandi delle mie giornate!
Pur passando pochissimo tempo a casa e arrivando spesso a mezzanotte, conto sulle dita le volte in cui non ho preso la canna e annaffiato lo stesso.
L‘orto è la risposta ad un sacco di miei bisogni: quello di prendermi cura di qualcosa, di non sentirmi sola, di sperimentare un contatto diretto col mio cibo e con la terra e quello di saper fare qualcosa.

Prendi una giornata di sole, prendi il farsi coraggio e affrontare i vicini sconosciuti, prendi l‘afferrare una zappa e preparare la terra, piantare i semini e le piantine, annaffiare...guardare il sole che le accarezza...aspettare che spunti qualcosa.

Il momento in cui dalla terra fanno capolino i germogli è il più emozionante...in quel momento pensi: "è così...naturale!"
Poi, da quando le piantine spuntano, è tutto un amarle sperando di dar loro il giusto di tutto ciò che serve per farle star bene e non solo perchè poi ti daranno la zucchina, il pomodoro e il sedano, ma perchè nelle piante dell'orto e nei fiori percepisci e senti una bellezza e una ricchezza che si dona, generosa, a chi accetta di sporcarsi un po' le mani...insomma, come al solito provo quel senso di rispetto e stupore che è dovuto quanto ridicolo nel suo manifestarsi così tardivamente.
Ma tant'è: c‘è finalmente qualcosa di importante che dipende da me: il mio cibo, la bellezza del mio giardino, la crescita delle mie amiche piante!

Ora sembrerà che il mio giardino sia come quello di Mary dopo che Dickon l‘aiuta a sistemarlo e il mio orto come un Eden: in realtà quasi tutto quello che ho piantato io è morto :-( resistono i porri e il sedano (che coraggio, che tenacia,  con questo sole e il mio trapianto tardivo!), mentre prolificano zucchine, zucche, fragoline di bosco, pomodori e rapanelli piantati dal mio papà.
Tra i fiori le mie fresie sono più di qua che di là, ma sono fioriti gli Iris e dei meravigliosi Amarillis arancioni che avevano piantato i vecchi proprietari e stanno ancora benone anche i Geranei e le Campanule che mi ha regalato la mia mamma.
Ma la cosa più meravigliosa in assoluto sono la menta (che cresce così abbondante che posso farne grandi mazzi per tutti gli amici) e il basilico...quando, verso le 20, con il tepore del sole che cala, vado in giardino e annaffio la mia erba, le mie piante e i miei fiori, dall‘angolino vicino al cancello dove si fanno compagnia insieme al Rosmarino, si propaga un profumo che ti entra direttamente nell‘anima e ti fa ringraziare di essere nata!

La Flora mi ha così ammaliata che mi sono accorta che ormai è per me insegnante di vita e la prendo come metafora per spiegare a me stessa alcune sensazioni che provo: ad esempio,  sono ammirata dai Gigli, che ho scoperto avere la capacità - insieme ad altre piante da Bulbo - di raddrizzarsi da sole seppur piantate male nel terreno e che mi hanno ricordato la forza di riorientare la propria vita che hanno certe persone, sebbene siano state piantate su questa terra con un po`di disattenzione e mi vengono in mente un po‘di miei bambine della scuola e me stessa.
Un altro esempio del mio "Sentire da pianta" è che in questo periodo ho iniziato a provare un desiderio di maternità grandissimo e la mia mente, più volte, mi mette davanti agli occhi l'immagine della Patata quando finisce il suo ciclo produttivo per se stessa e inizia a dare tutte le sostanze buone, il suo meglio, ai suoi germogli...

E così eccomi qua...una campagnola felice! Da quando sono qua mi sento più grande, non so perchè...so solo che le mie piantine mi rendono una persona migliore e che, come al solito, sto cercando il modo di utilizzare tutto questo a scuola.
In attesa di potervi regalare un po`della mia menta, vi lascio con una canzone stupenda, che dice davvero tutto quello che c‘è da dire. La canto spessissimo quando sono nel mio orto. :-)

La canzone dell‘orto - Ragazzo Semplice

N.B. Grazie all‘orto ho fatto anche amicizia con la mia vicina ottantenne, che con le piante fa meraviglie e con le persone lo stesso: infatti, grazie alla sua gentilezza e discrezione, è riuscita a far aprire un orso come me e ora ci facciamo delle belle chiacchierate e mi insegna tantissimo sulle piante! Lei mi dice sempre: "Mio nonno mi diceva sempre che l'orto vuole l'uomo morto, ma quando poi vedo che nasce qualche piantina o un fiorellino, io sono felice nel cuore."  Che valore aggiunto senza eguali!
Anche io sono felice nel cuore!

2 commenti:

  1. Che bello fare l'orto!!! Anche per me uno dei ricordi più belli d'infanzia, l'odore delle piante di pomodoro che coltivava mio nonno!

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  2. Il cortile di casa mia, che avrai modo di vedere quando mi verrai a trovare, a un certo punto si è trasformato in un orto! =) alcune piastrelle sono state rimosse e la mia vicina sta piantando zucchine, pomodori, menta e basilico. All'inizio ero un po' sorpresa ma adesso ha fatto venire voglia anche a me di piantare qualcosa! In particolare volevo portare qui le piante di fragole di bosco di Bratto! =)

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