giovedì 28 marzo 2013

Grandi partenze

"Grandi partenze" è il titolo di un'audiocassetta della collezione di "Holly e Benji: due fuori classe" che avevo da bambina e che, tra parentesi, adoravo.
Per chi conosce un po' quest'anime, ci troviamo nel momento in cui Holly deve affrontare la partenza del suo grande amico Tom (di cui io ero follemente innamorata), poco dopo aver vissuto il distacco dal suo allenatore brasiliano, Roberto.
Nel racconto Holly suggella con grande passione tutto l'amore per il proprio amico, regalandogli un pallone firmato da tutti i compagni della squadra di calcio con cui essi avevano vinto una partita importante e che riesce a fargli pervenire, quando lui è già sul treno,  grazie a un mirabolante calcio a distanza, che fa sfrecciare la palla fin dentro al finestrino dello scomparto dove Tom sta viaggiando.
Insomma: un regalo degno di colui che lo riceve.

Anche io ho provato a esprimere tutto il mio amore per la mia amica Cloro che se ne va, in un regalo: certo, è andata un po'diversamente (per consegnarglielo ho preso l'ascensore e ho suonato il campanello, non ho fatto in tempo a prepare un bigliettino perchè lei ha anticipato la partenza e non l'ho nemmeno trovata in casa) ma spero che, aprendolo, ci trovi dentro comunque, tutto il bene che le voglio.

Ho scelto qualcosa che mi ricordasse quello che ha sempre caratterizzato il nostro rapporto, una spontanea e felice accettazione dell'essenza più profonda l'una dell'altra.
Ci siamo trovate negli anni più infami dell'adolescenza e in lei mi è parso subito di cogliere un'affinità elettiva.
Nel fitto dei miei giorni fatti di libri e di nessuno, è arrivata lei e mi ha fatto conoscere nuove storie e mi ha fatta sentire davvero compresa.
In questi dodici anni non c'è fine ai modi in cui ha aiutato la mia vita: mi ha fatto crescere in tantissimi aspetti, mi ha regalato sogni potenti, ha condiviso con me immaginazioni e fantasie.
Non c'è nessun altro che abbia letto i miei racconti mai conclusi e nessuno che abbia saputo aspettarmi con così tanta fiducia quando ero persa nel mio mondo fatto solo di Dario...non sono cose che si dimenticano.
Questa fine estate, nella mia crisi peggiore, è da lei che ho trovato rifugio e che è stata la mia roccia.
Ora parte, domani alle 6.30 inizierà la sua avventura a Bohn, dove si dedicherà a quello che ha sempre desiderato fare: un grande lavoro qual è l'essere una fisica e fare ricerca e anche se lei sa che per me è inconcepibile anche solo pensare di studiare tutta la vita, spero sappia anche che sono orgogliosissima che lei, invece, ne sia capace e felice!
Noi ci siamo sempre chiamate Silente (lei) e Severus (io), in onore dei nostri personaggi di H.P. preferiti, ma forse siamo più come Harry e Ron, diversissimi per temperamento ma con la stessa visione del mondo.

Negherei la verità se dicessi che l'idea di non averla più a una fermata di metrò di distanza non mi turbi un po', anche se, da quando si è cresciute e gli impegni si sono moltiplicati, ci si è viste di meno, ma è solo l'idea; come mi ha scritto lei, "se penso a te, non mi sembra di andare lontano" ed è proprio così...
noi saremo vicine per sempre! <3

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