lunedì 4 febbraio 2013

Amore e tradimento

A volte ci si deve abbandonare anche quando ci si ama e che nessuno sottovaluti l'amore che lega maestri e bambini! È vero che c'è sempre chi è più distaccato, sia tra gli uni che tra gli altri, ma fra alunni e insegnanti spesso nascono relazioni di reciproca accoglienza, scambio e amore che scaldano il cuore e lì rimangono per sempre.
E così l'allontanamento di un maestro non provoca disagi solo pratici per alterazione del quotidiano menage scolastico, ma sensazioni più o meno forti di tristezza, abbandono...tradimento.

In tanti dei bimbi della mia III A questi sentimenti sono venuti a galla quando, Venerdì, hanno dovuto dire addio al loro maestro Tommaso, che li ha presi quando erano pulcini di prima e li ha accompagnati nel loro percorso di crescita fino ad oggi. Il maestro, per amore dei suoi piccoli alunni,  ha resistito quattro mesi senza stipendio ma, con due bimbi piccoli e il mutuo, alla fine ha ceduto ed ha accettato un contratto con prospettive migliori in un'altro istituto.
Quanta amarezza sui volti dei piccoli!
Ma visto che tutto si può dire tranne che questi bambini non sappiano cosa sono i problemi di soldi, stamattina abbiamo parlato loro chiaramente, spiegando che il maestro Tommaso ha dovuto fare la scelta migliore per permettergli di far star bene i suoi bambini. Nessuno ha avuto nulla da obiettare e abbiamo riflettuto insieme su come potremo continuare a pensarlo, a volte vederlo e a come impareremo a volere bene anche al nuovo maestro o maestra che verrà.
Proprio come abbiamo imparato a voler bene alla maestra Mariella, che sostituisce la loro maestra Lucia, a casa per una gravidanza.

Tutti d'accordo anche su questo, peccato che a metà mattina arrivi la maestra Mariella che, in lacrime, ci dice che ha accettato un incarico più vantaggioso in un altra scuola, che le permetterà di lavorare con certezza fino al 30 Giugno, anzichè rinnovando il contratto di settimana in settimana, come ha fatto finora.

Le faccie dei bambini dopo pranzo, quando la maestra ha dato loro la notizia, erano delle maschere. Qualcuno singhiozzava con sincerità, altri facevano un po' di teatro, mentre le lacrime più sentite sono state versate con discrezione e dignità in qualche angolo solitario, facendo in modo che i compagni non lo notassero.
Erika mi ha detto: "Sembra che lo abbiano fatto apposta perchè in realtà non ci vogliono bene e a nessuno importa niente di noi."

Io li capisco benissimo. Stasera dicevo a mia madre che se Elda e Valeria - le mie maestre e la mia vita - ci avessero lasciati e per giunta insieme - io sarei andata fuori di matto.
Il cuore delle mie insegnanti era il mio nido e la nostra scuola la mia casa.

Non so come potranno reagire loro...ognuno a suo modo, certo...

A me capitò una cosa simile (ma neanche lontanamente paragonabile all'abbandono da parte dei propri maestri): avevo passato l'estate tra la prima e la seconda media fremendo nell'attesa di tornare a scuola e  lavorare nuovamente con la nostra professoressa di italiano, che era veramente bravissima e che adoravo.
Al ritorno in classe, quando scoprii che era andata in pensione, ebbi un colpo tale, rimasi così delusa e mi sentii così tradita, che per ribellione promisi a me stessa che non avrei più studiato e per i prima quattro mesi fui più vicina alla bocciatura che in qualsiasi altro momento della mia vita...

Buona fortuna a Tommaso, Mariella e a noi tutti; che si trovi la giusta misura tra la celebrazione del ricordo e il proseguimento del cammino.

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