giovedì 24 gennaio 2013

L'amore al tempo degli orsi parlanti

L'amore non ha età. La curiosità neanche. Sfortunatamente l'amore non ha intenzione di mettersi in mostra a favore della curiosita e così, chi é innamorato, rifugge quasi sempre l'esposizione alle grandi platee e preferisce godere del proprio diletto o della propria amata in sacrosanta riservatezza. Essere una maestra, però, è come avere il biglietto per il backstage dello spettacolo: non solo assisti a tutto quanto è realizzato davanti agli spettatori, ma accedi a contenuti speciali ed extra assolutamente avvincenti!
Tutto quello che, nelle storie d'amore tra adulti, nessuno può sperare di sapere, la maestra lo riescie a vivere in presa diretta e questo grazie alla caratteristica dei bambini di essere sempre concentrati su loro stessi e quindi incapaci di accorgersi che qualcuno la sa più lunga di loro e li sta osservando...attentamente. :-)

Questa è la storia di Erika e Nicolò e di come gli innamorati sappiano fare le scelte giuste, quando conoscono il valore del loro amato.

Nicolò ha 8 anni, balla la breakdance e ha il tipico carattere che piace alle ragazze di ogni età, quello che io definisco "carattere a torroncino": fuori duro, dentro morbido.
Erika, anche lei 8 anni, ha il carattere delle principesse delle fiabe Disney. Timida, dolce, romantica, della categoria di quelle che arrossiscono fino alla punta dei capelli e non amano mettersi in mostra.

Come in ogni storia che si rispetti c'è, però, anche un antagonista.
Il suo nome è Benji: età indefinita, carnagione scura, pelo folto; è alto 15 cm, porta una maglietta verde su un paio di anonimi pantaloni rossi, vive in un sacchetto di plastica e ha un buco sulla schiena per permettere alla maestra di inglese di infilarci le mani e muoverlo. Eppure, quest'orso dal dubbio fascino, ha rischiato di mandare a rotoli la storia d'amore tra Erika e Nicolò.
Questi i fatti.

Ora di inglese. Dopo 3 mesi passati a lavorare sul quaderno, inizio ad utilizzare i materiali presenti nella valigetta in dotazione insieme al libro di testo e, tra questi, Benji. Per predisposizione personale devo fare sempre un po`la stupida ed esagerare, altrimenti non mi sento soddisfatta e così il mio Benji si mette a parlare inglese con accento francese, a comportarsi come un playboy palestrato che si toglie pure la maglia e a dire frasi degne del miglior damerino dandy. Mi capita a tiro Erika e così faccio assumere a Benji il tono e l'espressione di chi è stato colpito dalla freccia di Cupido e ha trovato la sua Venere. Inizia a balbettare, indietreggia...e si presenta a Erika dicendo che è stato folgorato dai suoi occhi luminosi e che non ha mai visto una bambina così bella. Erika, per la quale, evidentemente, i connotati animaleschi dello spasimante non sono un problema, assume tutte le gradazioni del rosso, giungendo ad arrivare ad essere bordeaux fino alla punta delle orecchie; non sa più dove mettere le mani, la sedia sembra improvvisamente scottare e con un filo di voce, dopo aver ringraziato, dice: "Benji...sai che sei il più bello del mondo?"
Nicolò osserva attentamente la scena e non si perde una battuta.

Per quel che ne sapevo io il tutto si era concluso così.

Ieri ho preso atto del fatto che, nelle ore successive all'incontro con l'orso parlante, Erika ha fatto arrivare al banco di Nicolò un bigliettino con questo messaggio:

"Quando ho detto a Benjj che era il più bello del mondo non intendevo proprio il più bello di tutti tutti..."

Antico proverbio cinese:

"Bambina saggia non cede alle lusinghe delle glandi palole, ma gualda al compagno spesso in silenzio pelò semple accanto." :-)

Ieri Nicolò ha passato l'intervallo lungo ad aggiustare a Erika una collanina che le si era rotta e per la quale lei piangeva disperata.  ;-)

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