mercoledì 2 gennaio 2013

Dichiarazione di indipendenza intellettuale.

Chiusura verso il prossimo, inconscio senso di sicurezza, incapacità di accettare l'esistenza di un punto di vista differente dal proprio, frustrazione per la propria voce inascoltata, senso d'impotenza, rabbia recondita...io non so se uno solo di questi fattori o tutti in egual misura, o altri ancora che non riesco a definire siano le ragioni di tutta la violenza comunicativa che trovo in rete in quegli spazi che dovrebbero essere di condivisione e confronto, so solo che non ho nessuna intenzione di farne parte, nè di farmici tirare in mezzo, né me né anche solo il mio nick, con tutta la sua dignità nel rappresentare la persona di buon senso che sono. Da circa 6 mesi sto intraprendendo un percorso di ricerca personale sulle tracce di una coscienza animalista e mi sarebbe piaciuto condivderne le tappe con persone che stanno affrontando le mie stesse riflessioni spirituali, come ho fatto con altri nodi fondamentali della mia vita, come contraccezione naturale, sessualità, consapevolezza alimentare. Purtroppo tutta la mia buona volontà si è facilmente e velocemente affievolita, fino a spegnersi, di fronte al muro di folle radicalismo e malcelata violenza che ho trovato in ambienti in cui, veramente, avrei dovuto e voluto vedere apertura e amore, da parte di chi scrive di rispetto per tutte le specie, di non violenza, di pari dignità e libertà per tutti. Aspettative di questo tipo si hanno certamente ancora di più quando si raggiungono lunghi in cui si affrontano tematiche relative alla pace e alla non violenza, insite nel discorso animalista. Purtroppo, però, la realtà è ben diversa e questa frase che ho trovato in firma ad un utente di un forum animalista ben rappresenta il clima generale di questi spazi di fanatici. La frase è questa: "Gli animali saranno rispettati o perché la gente li ama, o perché la gente avrà paura di quello che gli potrebbe accadere se non li si tratta con rispetto!" (Screaming Wolf). Di fronte ad affermazioni di questo tipo e a coloro che se ne fanno portavoce rimango sgomenta, scoraggiata e molto, molto arrabbiata. Continuerò il mio percorso in modo più solitario ma di certo più genuino, che rispecchi il mio modo di vedere il confronto con gli altri: e cioè uno spazio di confronto e di mediazione. Non possiedo la verità in tasca, non so se la strada che sto percorrendo sia quella giusta... potrei tornare sui miei passi molte e molte volte o forse, perchè no, potrei continuare per sempre nella direzione in cui sto camminando... comunque vadano le cose, però, non avrò mai e poi mai la pretesa di giudicare, etichettare, calpestare coloro i quali pensano e agiscono in modo diverso dal mio. Se questo vuol dire proseguire il mio percorso da sola mi sta bene, non temo chi mi definisce una codarda per le mie posizioni non radicali perchè la prima cosa che mi sta veramente a cuore, la più importante, è che ci sia coerenza tra le mie parole i miei gesti. Ho cancellato il mio account da tutte le pagine di social network a cui ero iscritta, non ho aderito a nessuno dei forum che ho trovato in rete riguardo i temi che mi interessano perchè purtroppo in nessuno di questi luoghi virtuali viene veramente rispettata la libertà di opinione e le poche, basilari regole per una comunicazione positiva ed edificante vengono costantemente violate a favore di insulti gratuiti. A questo punto credo veramente che sia meglio per me proseguire da sola, voglio che chi mi incontra possa avvicinarsi a me e sentire quel meraviglioso senso di libertà e non giudizio che permette un incontro vero tra due mondi. Il mio scopo non è convincere nessuno di niente, ma solo camminare leggera in questo breve passaggio sulla terra che è la vita senza portare sofferenza a nessuno, se posso. Se poi a qualcuno dovesse piacere ciò che vede e decidesse di prendere qualcosa del mio modo di vivere e di portarlo con sè, non sarà perchè io ho costretto gli altri alle mie scelte, ma solo per l'entusiasmo e la gioia che alcune decisioni hanno portato nella mia vita e, comunque, non potrebbe essere altrimenti. Nessuno ha mai convinto qualcun'altro ad aderire ad un ideale fintanto che il suo parlarne è stato deviato dal desiderio di convincere. Pertanto, con questo post un po`prolisso, io dichiaro la mia piena e totale libertà intellettuale, libera da qualsiasi coinvolgimento in alcun gruppo o movimento che si dichiari o si dimostri in alcun modo specista. N.B. Questo fantomatico Screaming Wolf citato nella firma dell'aitante animalista, teoricamente autore del libro estremista del movimento animalista "dichiarazione di guerra", è attualmente considerato un personaggio fittizio frutto della politica sporca contro gli ARA negli USA, al pari della strategia della menzogna utilizzata da David Duke, leader del Ku Klux Clan, che a suo tempo scrisse libri di pessimo gusto spacciandoli per testi della cultura africana allo scopo di implementare l'odio razziale. Potrei mai farmi rappresentare nelle mie convinzioni, da qualcuno che si identifica con il messaggio di questo pazzo? Per maggiori informazioni vi consiglio la lettura di Gabbie Vuote, di Tom Regan, un animalista veramente degno di questo nome.

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